Hai un dolore alla spalla e rischi l’intervento?
Scopri come passare da una spalla infiammata e dolorante ad una spalla sana e robusta grazie all’innovativo metodo di riabilitazione “Made in Australia” specifico per la spalla che ha permesso a 137 persone (solo nel 2022, in tutta Italia) di guarire definitivamente!
Senza uso di farmaci, rischiose infiltrazioni ed evitando per sempre un intervento chirurgico
Ciao sono il dottor Dario Ruvinetti,
E nei prossimi 4 minuti ti mostrerò come la scoperta del SISTEMA RIGENERAZIONE PRIMORDIALE sia l’unico confermato dalle più recenti ricerche scientifiche per la risoluzione dei problemi della tua spalla.
Potrai finalmente tornare a dormire bene, a pancia in su, pancia in giù, di lato.
Senza svegliarti la notte a causa del dolore.
E al tuo risveglio tornerai ad essere pieno di energia.
Anche tutte quelle attività mattutine come lavarsi e vestirsi non saranno più un problema.
La tua spalla tornerà nuovamente forte, affidabile e leggera.
Sarai nuovamente produttivo a lavoro, senza continue distrazioni a causa del dolore.
Ma soprattutto dirai addio per sempre a quella fastidiosa sensazione di incapacità che ti assale quando fai fatica a svolgere anche le attività più semplici come portare le buste della spesa o tirare giù piatti e bicchieri dalla credenza.
La cosa migliore è che funziona indipendentemente dalla tua età e dalla tua condizione fisica.
Qualsiasi sia il problema alla tua spalla:
- Un tendine rotto, sfilacciato o assottigliato.
Una Spalla congelata o rigida.
Un Muscolo o un tendine infiammati.
Ti spiegherò anche il metodo infallibile per capire se hai davvero bisogno di un intervento chirurgico oppure no.
Magari hai già fatto una visita e ti hanno detto che dovrai per forza operarti…
Beh, non è detto che sia la via più giusta.
In Italia si fanno una mole sproporzionata di interventi anche in tutti quei casi in cui non sono indispensabili.
Fra pochissimo ti racconterò perché questo accade.
E qual è l’unico vero modo per capire se davvero hai bisogno della chirurgia.
Scoprirai anche perché le terapie che vanno per la maggiore in Italia…
Come tecar, laser, ultrasuoni, massaggi e infiltrazioni possano essere in molti casi estremamente dannosi.
Poiché lavorano solo sul dolore, senza andare a modificare le cellule dei muscoli della tua spalla.
Infatti questi trattamenti sono quasi sconosciuti in quei paesi del mondo in cui operano i più celebri fisioterapisti.
Tanto che Jo Gibson, uno dei massimi esperti mondiali in ambito fisioterapico, in un suo recente Tweet ha detto di non sapere cosa fosse la Tecar.
Vedi, molto spesso questi trattamenti sono una concausa di handicap definitivi…
Come è successo per Carlo R*****…
Che quando ha cominciato a lavorare sulla sua spalla congelata…
Problema facilmente risolvibile con la giusta terapia, che fra pochissimo ti svelerò…
Mai si sarebbe immaginato di incorrere, 11 mesi dopo, in una grave disabilità permanente.
Aver conosciuto di persona Carlo e tante altre persone che hanno subìto danni perenni a causa di trattamenti come tecar, laser, ultrasuoni, massaggi e infiltrazioni mi ha portato a mettere in discussione le terapie che vanno per la maggiore in Italia.
Proprio per questo motivo per anni mi sono immerso nello studio delle pratiche fisioterapiche inglesi.
Il paese dove operano i più grandi luminari in ambito fisioterapico.
Ed è così che ho scoperto il SISTEMA DI RIGENERAZIONE PRIMORDIALE.
L’unico tipo di terapia basato sul libretto di istruzioni che ci ha fornito Madre Natura…
Cioè l’unico in cui si va a modificare dall’interno lo stato della tua spalla.
Rendendo la tua spalla nuovamente forte, affidabile e leggera.
Mi raccomando, non chiudere questa pagina.
Potresti rischiare di non trovarla più, e queste informazioni non si trovano su YouTube o Wikipedia…
Mi ci sono voluti molti anni di ricerca e traduzione dei più recenti studi svolti in Australia, la patria della fisioterapia per apprenderle…
Quindi questi suggerimenti che sto per darti è quasi impossibile trovarli da altre parti.
Preparati, sei a pochissimi minuti dal poter tornare in piena salute.
Adesso però forse ti starai chiedendo, chi sono io?
E perché dovrei essere qualificato per parlarti di come guarire la tua spalla?
Mi chiamo Dario Ruvinetti e sono un fisioterapista con un master in riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici.
Insieme al mio socio Alberto Covelli, sono il fondatore di Shoulder Center, il centro fisioterapico per le problematiche della spalla che ormai migliaia di italiani prendono come punto di riferimento a livello nazionale.
Sono anche autore, insieme ad Alberto, di Habemus Spalla, il libro che racconta il dietro le quinte di alcune pratiche mediche del nostro paese.
Per esempio il fatto che si utilizzino trattamenti ormai scientificamente provati come del tutto inefficaci per la cura della spalla.
Che, un po’ per convenienza di persone dalla dubbia etica, un po’ per mancanza di volontà.
Continuano ad essere utilizzati ai danni di pazienti inconsapevoli.
In questi ultimi anni ho trattato migliaia di spalle dolorose, infiammate o congelate, oltre a problemi muscolari e tendinei di tutti i tipi.
Non so descriverti la gioia che mi assale quando, una persona che fino a qualche settimana prima aveva la spalla quasi immobilizzata, riprende possesso del proprio corpo.
È stato proprio l’amore per questo lavoro che non mi ha fatto prendere in considerazione neanche per un minuto la scelta di cominciare la professione in maniera, diciamo AI LIMITI DELLA LEGGE…
Cosa che invece continuano a fare tutte quelle figure abusive o semi abusive che operano in Italia, e da cui ti invito a stare alla larga…
E così, dopo i 3 anni di laurea in fisioterapia, ho cominciato a lavorare in un centro riabilitativo tradizionale.
L’iter era quello classico italiano.
Vedi, qui in Italia, a differenza di quei paesi del mondo sviluppati in materia di fisioterapia, la stragrande maggioranza delle persone per prima cosa va a parlare con un ortopedico, che spesso indirizza subito ad un’operazione.
Devi sapere che gli ortopedici sono chirurghi.
Di conseguenza, per deformazione professionale, molto spesso sono indotti a optare per l’intervento.
Anche in quelle occasioni in cui sarebbe molto meglio evitare.
Per esempio tendini assottigliati, lesioni parziali e spalle congelate.
Oppure consigliano i trattamenti passivi come tecar, laser, ultrasuoni, massaggi o infiltrazioni.
Trattamenti fortemente sconsigliati dai migliori fisioterapisti al mondo.
Questo accade perché il loro percorso di laurea si focalizza per il 90% sulle tecniche chirurgiche.
Toccando invece molto raramente i concetti di fisioterapia.
Quindi, molti chirurghi in fatto di fisioterapia sono rimasti a 50 anni fa e suggeriscono pratiche ormai completamente eliminate nei paesi del mondo più all’avanguardia.
Sto parlando proprio di trattamenti passivi come tecar, laser, ultrasuoni, massaggi e infiltrazioni.
(Si chiamano passivi perché sono quella tipologia di trattamenti in cui la spalla non effettua alcun movimento.)
Che vanno ancora purtroppo per la maggiore in Italia anche al giorno d’oggi.
E infatti sono stati propri questi i trattamenti che ho effettuato nei primi due anni di professione.
Ma con il passare dei mesi ho cominciato a prendere consapevolezza di un problema gravissimo.
Infatti, ho iniziato a rendermi conto che non esisteva nessuna ragione oggettiva per cui ad una persona fosse prescritto un trattamento piuttosto che un altro.
Ho visto casi identici, per cui ad un paziente veniva prescritta la tecar.
Ad un’altra 10 massaggi.
E ad un’altra ancora un ciclo di infiltrazioni.
La cosa più sconvolgente era che finito il trattamento, spessissimo, le persone tornavano dopo qualche mese con una terapia diversa da quella precedente.
Anche in questo caso senza alcuna logica.
La situazione classica era più o meno questa…
Si presentava un paziente con un problema alla spalla a cui era stato prescritto un trattamento specifico.
Effettuavamo il ciclo di cure.
Il paziente apparentemente stava meglio.
Poi però si ripresentava qualche mese dopo, spesso con il problema aggravato, e con una prescrizione differente.
E lì che ho visto per la prima volta quello che ormai ha preso il nome di “procedimento a tentativi”.
Cioè quel sistema di trattare le persone, prescrivendo un trattamento sulla base della speranza che questo funzioni, senza prendere in esame nessun dato oggettivo.
È così che sono cominciati a sorgermi i primi dubbi.
Infatti, mi ricordavo bene che nei 3 anni di studi in fisioterapia, avevo appreso come i più recenti studi scientifici sulle articolazioni avessero rivelato come queste parti del corpo godessero di molti più benefici attraverso trattamenti attivi, rispetto a quelli passivi.




Vedi, tecar, laser e ultrasuoni sono tutti macchinari che non fanno altro che trasferire calore al punto dolorante.
Come ti dicevo prima, senza richiedere alcun movimento alla spalla.
Il caldo, grazie alla sua proprietà antidolorifica, semplicemente riduce la sensazione di dolore nel paziente per qualche giorno.
E i massaggi?
Stesso discorso.
Vengono venduti come manovre complicatissime, ma sai qual è l’elemento che produce la riduzione del dolore?
Il caldo.
E che cosa dire delle infiltrazioni?
Qui raggiungiamo l’apice della follia, perché spesso sono più dannose che benefiche.
Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, quello che viene infiltrato al paziente è cortisone.
Che certamente ha una proprietà antidolorifica, perciò riduce la sensazione di dolore per qualche giorno.
Ma allo stesso tempo indebolisce il tendine e consolida la tendinopatia, che è fra più comuni problemi legati alla spalla…
Con il conseguente aggravamento della patologia.
Come provato da diverse ricerche scientifiche di fama mondiale.


A conferma di ciò, ai più grandi luminari mondiali in fatto di cura della spalla, terapie come la tecar spesso sono completamente sconosciute.
Come dimostrato per esempio da questo TWEET di Jo Gibson, una delle massime autorità mondiale in ambito fisioterapico.

Ma come lavorano allora sui propri pazienti i fisioterapisti di fama mondiale, se i trattamenti passivi che in Italia vanno per la maggiore sono completamente sconosciuti?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire in che modo Madre Natura ha costruito l’essere umano.
Vedi, la normale funzione di muscoli e tendini è quella di contrarsi e ricevere sforzi.
La natura non ha previsto forme di guarigione con strani macchinari che diffondono energia…
Ma, molto più semplicemente, attraverso la ri-esposizione graduale allo sforzo.
Ed infatti sono innumerevoli gli studi scientifici che confermano la piena efficienza di questi tipi di trattamento.


Il lavoro da effettuare è quindi attivo e non passivo.
Per riacquisire la piena salute, la spalla deve lavorare, non rimanere immobile.
Nello specifico, attraverso dei graduali esercizi di rafforzamento muscolare svolti tramite l’utilizzo di carichi, si va a modificare dall’interno le cellule dei muscoli e dei tessuti tendinei.
Ma all’epoca in cui, appena laureato, lavoravo nei vecchi poliambulatori, purtroppo non avevo ancora le idee così chiare…
Eppure i miei sospetti continuavano ad aumentare.
Infatti, giorno dopo giorno, notavo sempre più limpidamente il fallimento dei trattamenti passivi.
Più passavano i mesi, più mi accorgevo che gli stessi pazienti continuavano a tornare nel centro in cui lavoravo.
Con la prescrizione di trattamenti passivi sempre diversi.
Ma con il problema che molto spesso via via andava peggiorando.
Questa presa di coscienza mi stava logorando all’interno, fino al giorno in cui sono crollato.
Avevo letto l’ultimo aggiornamento della cartella clinica di Carlo **** un paziente di 52 anni arrivato 11 mesi prima con una semplice spalla dolorante.
Che nel tempo, a causa dei trattamenti passivi, si era trasformata in una spalla rigida.
E poi in una spalla congelata.
Che non era più riuscito a sbloccare.
Causandogli una grave disabilità per il resto della sua vita.
È stato a quel punto che ho deciso di non mettere mai più piede in quel luogo.
E dopo qualche tempo mi sono reso conto di essere davanti a un bivio.
La via più semplice sarebbe stata quella di adattarmi al sistema italiano del tutto inefficace nel trattare i problemi articolari.
L’alternativa, quella di tentare di entrare a far parte di quella minuscola cerchia di fisioterapisti che riescono ad accedere al master in riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici.
Uno dei più rinomati percorsi di formazione fisioterapica in Italia.
Solo l’amore per la mia professione mi ha permesso di superare la paura per il complicatissimo test di ingresso.
E sempre grazie a questa passione sono riuscito a superare l’esame di ammissione e completare due intensi anni di studio e applicazione pratica.
Proprio al master ho conosciuto diversi compagni di corso che mi hanno confidato di essersi iscritti per la mia stessa ragione.
Anche loro avevano constatato in prima persona i danni provocati dagli approcci passivi ai problemi articolari.
Ma soprattutto è stato a questo master che ho potuto conoscere e approfondite la scuola inglese, luogo in cui lavorano i più rinomati fisioterapisti al mondo.
E ho compreso tutti i problemi di cui ti ho parlato prima legati all’utilizzo di tecar, laser, ultrasuoni, massaggi e infiltrazioni.
E come un numero sempre maggiore di prove scientifiche continuino a dimostrare la completa efficacia dell’approccio attivo.



Cioè quel tipo di approccio in cui si espone la spalla dolorante a dei carichi progressivamente più pesanti.
L’unico modo per modificare la composizione cellulare del muscolo e del tendine dall’interno.
C’era però ancora un punto che non mi era chiaro.
Sia nei trattati dei miei mentori inglesi.
Sia confrontandomi con altri colleghi che trattavano i problemi della spalla.
Avevo sentito diverse storie di pazienti che, nonostante l’approccio attivo, si erano trascinati dietro il problema.
Alle volte persino peggiorandolo.
Ed è così che ancora una volta mi sono tuffato nella ricerca.
Ho consultato letteralmente ogni singolo libro, ricerca e studio scientifico che mi passasse sotto mano per capire in quale modo andavano eseguiti i trattamenti attivi alla spalla per ottenere il miglior risultato possibile.
Un risultato duraturo nel tempo.
E che non creasse in alcun modo dei danni al paziente.
Ed è così che ho scoperto gli altri due elementi fondamentali per far tornare completamente sana e in salute qualsiasi tipo di spalla.
Vedi, purtroppo molti professionisti che utilizzano l’approccio attivo alla cura della spalla prescrivono al paziente dei cicli di trattamento brevi e concentrati.
Per esempio trattamenti e controlli tutti i giorni per 2 settimane di fila.
Purtroppo questi metodi di lavoro non hanno alcuna efficacia.
La spalla ha bisogno di precisi tempi anatomici per guarire.
Tempi che non possono essere modificati perché dettati dalla natura.
Bisogna quindi ridurre il numero di sedute.
(Fare sedute tutti i giorni serve solo a svuotare il portafogli del paziente.)
Aumentando invece il numero di settimane di lavoro.
Per esempio, per risolvere una disfunzione muscolo tendinea ci vogliono minimo 6 settimane di lavoro…
Per una spalla congelata almeno 12-16.
Madre Natura ha decretato dei vincoli anatomici che nessuno può modificare.
Ma veniamo al terzo elemento necessario per la completa guarigione duratura della tua spalla.
Cioè l’esposizione soggettiva.
Purtroppo, oltre a non rispettare i tempi anatomici della spalla, molti centri che utilizzano l’approccio attivo, commettono il gravissimo errore di non personalizzare il trattamento su misura del paziente, quindi:
1) Propongono la stessa identica serie di esercizi a tutti i pazienti, indipendentemente dal problema, dall’età e dallo stato fisico della persona trattata.
2) Non variano mai esercizi al passare delle settimane. Quindi, prima della seduta, non analizzano i progressi della spalla per ricalibrare il tipo di esercizi e il carico con cui far lavorare il cliente.
3) Non chiedono continui e ripetuti feedback al paziente durante la seduta. Sì, perché non solo si devono selezionare gli esercizi all’inizio della seduta in base ai progressi del paziente, ma il fisioterapista deve calibrare i carichi in base ai feedback che il paziente gli fornisce anche mentre lavora.
Il problema è che non esistono delle formule matematiche per calcolare quali esercizi far fare al paziente e in che modo calibrare i pesi…
Esiste solo l’esperienza.
Per questo è un grave rischio affidarsi a quei centri medici che trattano ogni tipo di problema.
Questo non permette ai fisioterapisti che vi operano all’interno di trattare quotidianamente una singola parte del corpo.
E diventare realmente esperti su come andare ad agire in tutti quei casi in cui l’unico metro di giudizio è l’esperienza quotidiana su quel problema specifico.
È stata proprio questa serie di scoperte che mi ha fatto prendere una decisione molto rischiosa quando ho completato il master di specializzazione.
Infatti non potevo andare a lavorare in nessuno centro medico in Italia, perché né io, né la mia rete di colleghi ne conosceva uno che si avvicinasse nemmeno lontanamente a tutta queste serie di regole per i trattamenti della spalla che avevo scoperto in quei lunghi anni di ricerca e lavoro sul campo.
E ti confesso che l’unica soluzione che vedevo, mi faceva molta paura.
Avrebbe significato mettermi contro la maggior parte dei terapisti italiani.
Ed espormi a un rischio economico molto grosso.
Ma non potevo permettere che continuasse questo disastro silenzioso ai danni di persone innocenti.
E così ho deciso.
Insieme ad Alberto abbiamo raccolto il coraggio e abbiamo aperto Shoulder Center.
Il primo centro in Italia di riabilitazione specifico per i problemi alla spalla che tratta i clienti attraverso quello che io chiamo “SISTEMA DI RIGENERAZIONE PRIMORDIALE”.
1) Cioè quel sistema che lavora attraverso la terapia attiva, quindi esponendo attivamente i muscoli e i tendini della spalla a carichi progressivi.
Ovvero quel tipo di terapia basato molto semplicemente sul libretto di istruzioni che ci ha fornito Madre Natura.
In cui si va a modificare la composizione cellulare del muscolo e del tendine dall’interno.
2) E lo si fa rispettando i tempi anatomici di guarigione della spalla.
Che ho scoperto dopo innumerevoli ore di ricerca sui più recenti studi scientifici effettuati in Inghilterra, la patria della fisioterapia.
Infatti, le cellule del nostro corpo sono progettate per reagire agli stimoli dopo un certo tempo, e non esiste alcun modo per velocizzare questa reazione primordiale.
3) Modulando gli esercizi e i carichi sul paziente, sui suoi miglioramenti e sui feedback che ci fornisce durante la seduta.
Perché la Natura ci ha fatto tutti diversi.
Non è possibile stabilire un iter identico per tutti.
E per ottenere una spalla di nuovo forte, leggera e affidabile è necessario basarsi sulla situazione specifica del cliente.
Ed e così che abbiamo aperto il nostro primo centro a Verona.
Ma dopo diversi anni di lavoro sul territorio, un dubbio ha cominciato a farsi spazio nella mia testa.
Infatti, la gioia che provavo quando pazienti che avevano perso la speranza e mi ringraziavano per aver ripreso la piena funzionalità della propria spalla.
Stava cominciando ad essere oscurata dal senso di colpa.
Avevo capito che se sicuramente stavamo aiutando moltissime persone della zona.
Oltre a tutti coloro che negli anni hanno affrontato lunghissimi viaggi per poter essere trattati da Shoulder Center.
Ma non potevamo fare niente per coloro che vivevano in zone troppe lontane dal nostro centro di Verona.
Oppure non avevano la possibilità di raggiungerci.
E così mi sono rivolto nuovamente alla scuola inglese, per capire quali pratiche utilizzassero i più grandi fisioterapisti al mondo.
E ho scoperto qualcosa di rivoluzionario.
Vedi, in Inghilterra da molti anni esiste un metodo quasi sconosciuto qui in Italia, che permette agli abitanti di qualsiasi parte del paese, di mettersi in contatto con il fisioterapista che preferiscono.
In poche parole i fisioterapisti inglesi hanno trovato il modo di portare il centro fisioterapico in casa del cliente.
Si tratta di una normale visita, come quella in studio, solo che viene svolta attraverso una videochiamata.
Semplicemente lo studio fisioterapico, all’ora stabilita per la visita, videochiama il paziente attraverso Whatsapp, Zoom, Meet…
Insomma la piattaforma preferita dal paziente.
E gli fa la stessa identica approfondita serie di domande che gli farebbe in studio.
Con il vantaggio di permettere alla persona di non doversi affidare ad uno studio di zona solo per la vicinanza.
Mettendo in pericolo la guarigione della propria spalla.
E, numero due, evitando il viaggio di andata e ritorno, l’attesa e lo stress della visita dal vivo.
Il tutto fornendo al paziente la diagnosi fisioterapica più precisa in assoluto.
Nella comodità di casa sua.
Ma forse la cosa più interessante di questa pratica made in Inghilterra è questa.
Leggevo che quando è stata introdotta anni fa nel paese, alcuni pazienti scettici ritenevano che la visita non sarebbe stata approfondita come quella dal vivo.
Così questi fisioterapisti luminari hanno integrato 3 elementi a questa pratica, rendendola addirittura forse migliore delle visite dal vivo.
Per prima cosa hanno stilato una serie di domande così approfondite da rendere la diagnosi fisioterapica quasi più precisa che nelle sedute in studio.
Poi hanno analizzato gli esercizi in assoluto più efficaci per stabilire la condizione della spalla, selezionando fra questi solo i più facili da svolgere.
E infine hanno inserito un ultimo elemento tanto semplice quanto incredibilmente utile.
Lo svolgimento dell’esercizio sia di fronte, che lateralmente al dispositivo che sta filmando gli esercizi.
In questo modo, il terapista ha costantemente una visione in 3D di ogni singolo esercizio che il paziente sta svolgendo.
E lo può guidare esattamente come in studio.
Poi, al termine della visita, il fisioterapista, comunica al paziente l’esito della sua valutazione, ovvero:
1 – la causa del problema
Per esempio: rigidità, problema muscolare, oppure un problema ad un tendine.
2 – i fattori che hanno alimentato o che continuano ad alimentare quel problema
Se il paziente ha una spalla congelata è necessario spiegargli che gli fa male perché ha un blocco del movimento, e fino a che non si interviene sul movimento, la spalla non si sblocca.
3 – Infine il fisioterapista indica la soluzione specifica più adatta alla condizione del paziente
Quelle rare volte in cui il fisioterapista ritiene che sia necessario un approfondimento chirurgico, indirizza il paziente ad un ortopedico di riferimento fidato e affidabile.
Mentre in tutta la restante maggioranza dei casi, verrà suggerito il trattamento fisioterapico più adatto alle esigenze del paziente.
Che verrà svolto nelle settimane seguenti, sempre in tele-riabilitazione.
Scoperta questa sensazionale pratica, non so raccontarti l’eccitazione che mi ha assalito.
Finalmente potevo esaudire il mio sogno.
Attraverso la visita in tele-riabilitazione.
E successivamente, in quei casi in cui è necessario, i trattamenti in tele-riabilitazione.
Sarei riuscito a portare il SISTEMA DI RIGENERAZIONE PRIMORDIALE in tutta Italia.
Così, insieme ad Alberto ci siamo messi al lavoro, abbiamo studiato le visite e le terapie in tele-riabilitazione dei migliori fisioterapisti inglesi.
Quindi abbiamo estratto i migliori approcci.
E oggi sono orgoglioso di presentarti SHOULDER RESTART SCREENING, la nostra nuova rivoluzionaria visita in tele-riabilitazione.
Con cui, attraverso la più approfondita analisi della situazione della tua spalla utilizzando le migliori tecniche dei luminari fisioterapisti inglesi.
In un’ora potrai capire una volta per tutte e definitivamente:
1 – La causa del problema.
2 – I fattori che hanno alimentato e continuano ad alimentare il disturbo.
3 – La soluzione specifica più adatta per guarire la tua spalla e farla tornare forte, leggera e affidabile nel più breve tempo possibile.
Con la certezza di non metterti nelle mani di quegli ortopedici che vedono nell’operazione chirurgica l’unica soluzione al tuo problema, anche in molti casi in cui potrebbe non essercene bisogno.
O che ti suggeriscono metodi passivi, che probabilmente non avranno alcun effetto.
E mettendoti al sicuro anche da quei percorsi di riabilitazione tradizionali che non prendono in considerazione i tempi di guarigione della tua spalla.
O che utilizzano esercizi generici non specifici per il tuo problema.
Oltre a sperimentare la serenità che, in quei rari casi dove venisse fuori la necessità di fare un esame e successivamente un intervento, quell’operazione sarà l’azione davvero più indicata per la tua salute.
A questo punto, immagino tu ti stia chiedendo come poter accedere a Shoulder Restart Screening, la nostra visita specialistica.
Quindi, per prima cosa, penso sia necessario chiedersi quale potrebbe essere il prezzo più giusto per questa speciale visita fisioterapica.
E per farlo in modo corretto, credo che la cosa migliore sia partire dal costo che deriverebbe dal seguire il classico iter italiano:
150€ per la visita ortopedica.
100€ per la risonanza privata…
Altri 100€ per l’ecografia…
E per ultimo, ancora 150€ per la visita di controllo post esame…
Per un totale di 500€ per un approccio che nella maggior parte dei casi ti condurrà ad un intervento di cui potresti non necessitare affatto.
Prendendo come parametro questo prezzo, io credo che SHOULDER RESTART SCREENING, cioè la visita in tele-riabilitazione che racchiude oltre 10 anni di studio e applicazione pratica sui problemi specifici della spalla.
Oltre al distillato delle migliori conoscenze e pratiche dei fisioterapisti luminari inglesi.
Non possa costare meno di 600€.
Ma come ti ho raccontato prima, portare questo approccio provvidenziale a tutta Italia è diventata la mia missione di vita.
E non voglio che niente si frapponga fra te e la salute della tua spalla.
Quindi, ho deciso di annientare il prezzo di listino di SHOULDER RESTART SCREENING.
Con uno sconto del 75%.
Portando il prezzo da 600€ a 150€.
Ma se sceglierai di provare oggi SHOULDER RESTART SCREENING, non dovrai pagare nemmeno questa cifra.
Per quanto sono sicuro ritieni 150€ un prezzo già stracciato…
Mi rendo conto che, nonostante in Inghilterra questo approccio riabilitativo sia la normalità, in Italia non si lavora ancora come si dovrebbe, quindi voglio levarti ogni tipo di dubbio e preoccupazione…
Perciò se agirai adesso, cliccando il tasto qui in basso, applicherò uno sconto immediato di 100€…
Portando il prezzo di SHOULDER RESTART SCREENING a soli 50€.
Devi però agire subito, perché, per garantire il massimo dell’attenzione ad ogni singolo paziente.
Noi prendiamo in carico solo 15 nuovi pazienti al mese.
Quindi, appena l’agenda sarà piena, naturalmente, metteremo offline questa pagina.
Di conseguenza, da un momento all’altro questo video potrebbe non essere più accessibile non so per quanto tempo.
Perciò, se vuoi evitare di affidarti a persone che vedono nell’intervento chirurgico l’unica soluzione per la tua spalla.
Anche in tutte quelle occasioni in cui l’intervento non serve.
O potrebbe essere addirittura dannoso.
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Dopo aver cliccato,
Atterrerai sulla nostra pagina di richiesta contatto.
Inserisci i tuoi dati.
Premi “invio”.
Ed entro 24 ore lavorative sarai ricontattato da un nostro assistente.
E potrai chiarire qualsiasi dubbio tu possa avere.
Non farti problemi, saranno assolutamente felici di rispondere ad ogni tua domanda.
Dopodiché, sceglierete insieme la data più comoda per effettuare la tua visita svolta attraverso un colloquio in video insieme a me o al dott. Covelli.
Ma devi farlo subito…
Perché come ti dicevo prendiamo solo 15 nuovi pazienti al mese.
E appena esaurita la disponibilità, metteremo offline questa pagina.
Purtroppo i problemi alla spalla se non trattati, rischiano di degenerare.
Spalle rigide si possono trasformare in spalle congelate.
E spalle congelate possono sfociare in una disabilità permanente.
Quindi, per assicurarti di essere trattato dagli unici professionisti in Italia che curano i problemi della tua spalla attraverso il SISTEMA DI RIGENERAZIONE PRIMORDIALE.
Clicca subito il tasto qui in basso.
E goditi la sensazione di sapere che fra qualche settimana da adesso dirai addio al dolore che senti quando muovi la spalla…
Che tornerà in poco tempo e in modo permanente forte, affidabile e leggera.
Riprenderai in mano la tua vita e ti sentirai di nuovo pieno di energia e capace di fare qualsiasi cosa.
Adesso, consideriamo per un attimo le alternative.
❌ Puoi uscire da questa pagina, e far finta di non aver appreso tutte le informazioni per guarire la tua spalla.
Per esempio puoi non fare niente e sperare che la spalla guarisca da sola…
Ma come ti dicevo prima, in questo modo la situazione non migliorerà, anzi, probabilmente andrai incontro ad un aggravamento della condizione.
❌ Puoi rivolgerti ad un ortopedico, che molto probabilmente ti suggerirà un intervento.
E in quell’esatto momento sarai assalito dall’incertezza di andare incontro ad un’operazione chirurgica che potrebbe essere meglio evitare.
❌ Puoi lavorare con tutti quei metodi passivi, come tecar, laser, ultrasuoni, massaggi e infiltrazioni che vanno semplicemente a posticipare per qualche giorno il dolore, senza modificare lo stato della tua spalla.
❌ O, per ultimo, puoi lavorare con quelle metodologie attive, eseguite in quei centri in cui ti faranno svolgere esercizi uguali ad ogni altro paziente che seguono, senza creare un processo riabilitativo su misura della tua età, del tuo problema e del tuo stato fisico.
Senza nemmeno analizzare i tuoi progressi di seduta in seduta.
E senza modificare gli esercizi durante le sessioni in base ai tuoi feedback.
Rendendo la guarigione della tua spalla qualcosa di davvero difficile da raggiungere.
Oppure puoi scegliere un’altra strada.
Prendere atto di tutte le informazioni che hai appreso in questo video.
Cioè che l’unico modo per eliminare il dolore e rendere la tua spalla di nuovo forte, leggera e affidabile è quello di utilizzare il SISTEMA DI RIGENERAZIONE PRIMORDIALE.
Che segue il libretto delle istruzioni che ci ha fornito Madre Natura…
Aiutandoti a fare quello per cui i muscoli e i tendini della tua spalla sono stati creati.
Cioè contrarsi e sollevare carichi.
E da oggi, grazie alla pratica della visita in tele-riabilitazione, che ho appreso dai più esperti fisioterapisti inglesi.
Puoi effettuare una visita, e sapere con certezza qual è la soluzione più adatta al tuo problema, senza venire nel nostro studio di Verona.
Ma farlo nella comodità di casa tua.
Se questa è la strada che hai deciso di percorrere clicca il tasto qui sotto prima che i posti si esauriscono e questa pagina web sia messa offline.
Ti saluto.
E ci vediamo sullo schermo durante la visita in tele-riabilitazione.